Quale impatto determina l'inflazione sulle obbligazioni?

Il concetto base di inflazione riflette la variazione dei prezzi di beni e servizi e ha effetti potenziali sugli investimenti, in particolare sulle obbligazioni. Tuttavia, il mercato obbligazionario è ampio e variegato, pertanto offre numerose opportunità agli investitori in qualsiasi scenario inflazionistico.

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La maggior parte degli investitori ha una comprensione di base del concetto di inflazione. Sapranno, ad esempio, che questo parametro esprime la variazione dei prezzi di beni e servizi. Potrebbero anche essere consapevoli del potenziale impatto che l'inflazione può determinare sui loro investimenti, in particolare le obbligazioni.

Tuttavia, il mercato obbligazionario è ampio e variegato, pertanto offre numerose opportunità agli investitori in qualsiasi scenario inflazionistico.

Cos'è l'inflazione?

L'inflazione è semplicemente un aumento sostenuto dei livelli generali dei prezzi, che determina un abbassamento del potere d'acquisto. La maggior parte dei paesi mira a ottenere un livello di inflazione moderato, indice del fatto che l'economia è solida e in crescita. Tuttavia, l'inflazione può aumentare o diminuire su livelli indesiderati, tra cui i seguenti:

  • Iperinflazione - si verifica quando la domanda supera sensibilmente l'offerta. In risposta, i produttori possono aumentare i prezzi praticati e questo, in casi estremi, può provocare una spirale rialzista di inflazione galoppante.
  • Disinflazione - descrive una fase di rallentamento dell'inflazione, che si verifica quando la domanda di beni e servizi inizia a indebolirsi. La disinflazione può essere innescata da una decelerazione della crescita economica o da interventi deliberati delle autorità tesi a ridurre l'inflazione.
  • Deflazione - si verifica quando i prezzi scendono a causa di una domanda debole. Può portare a una recessione o persino a una depressione in condizioni estreme. 

Come si misura l'inflazione?
Esistono vari modi per misurare l'inflazione. Il più comune è probabilmente rappresentato dall'indice dei prezzi al consumo (consumer price index, CPI), che riflette i prezzi al dettaglio di beni e servizi, inclusi i prezzi delle abitazioni, dei trasporti e dei servizi sanitari.

Gli economisti e le banche centrali citano spesso la cosiddetta "inflazione di fondo", che esclude gli elementi volatili dell'economia come generi alimentari ed energia, poiché possono causare distorsioni indesiderate del dato relativo all'inflazione complessiva.

Tra gli indicatori dell'inflazione si annovera anche l'indice della spesa per consumi personali (personal consumption expenditure, PCE) che la Federal Reserve statunitense predilige in quanto copre un ventaglio più ampio di voci di spesa rispetto al CPI.  

Quali sono alcune possibili cause dell'inflazione?

Sono molti i fattori che possono contribuire all'inflazione. Uno dei più ovvi è l'aumento dei prezzi delle materie prime, che rappresenta un esempio di inflazione da costi in cui le imprese trasferiscono ai consumatori il rincaro che hanno sostenuto.

Il greggio costituisce un ottimo esempio. Quando le quotazioni petrolifere aumentano, cresce anche il costo della benzina. Questo, a sua volta, comporta un incremento dei costi per la produzione di beni e servizi che richiedono un trasporto e i produttori trasferiscono sui clienti il rincaro del carburante.

Anche gli altri livelli occupazionali sono un potenziale fattore trainante dell'inflazione dato che possono provocare un aumento dei salari. A fronte di un incremento delle remunerazioni percepite dai lavoratori, la domanda di beni e servizi nell'economia potrebbe superare l'offerta nel breve termine. E, in questo caso, i produttori alzerebbero i prezzi.

Le oscillazioni dei tassi di cambio possono a loro volta incidere sul livello dell'inflazione. Ad esempio, il deprezzamento della valuta di un paese rende più costose le importazioni, esercitando pressioni al rialzo generalizzate sui prezzi.

Un altro tipo di inflazione è la cosiddetta inflazione da domanda. Si verifica quando la domanda complessiva in un'economia aumenta troppo rapidamente e può essere innescata da una banca centrale che amplia velocemente la massa monetaria senza un corrispondente rialzo della produzione di beni e servizi. La domanda supera dunque l'offerta, provocando un aumento dei prezzi.

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Quale impatto provoca l'inflazione sugli investitori?

L'inflazione rappresenta un problema per gli investitori poiché erode il futuro potere d'acquisto dei loro risparmi e dei guadagni realizzati sugli investimenti.

Ad esempio, un investimento che rende il 2% al lordo dell'inflazione in un contesto con tasso inflazionistico al 3% produrrà un rendimento reale negativo (ossia il rendimento corretto per l'inflazione) pari al -1%.

L'inflazione può essere particolarmente problematica per gli investimenti a reddito fisso in cui i pagamenti regolari in linea interessi rimangono fissi fino alla scadenza. Con il passare del tempo, il potere d'acquisto di questi pagamenti diminuisce in risposta all'inflazione.

A fronte di questa dinamica, i tassi d'interesse sulle obbligazioni possono essere espressi in due forme:

Oltre a incidere sul potere d'acquisto, l'inflazione può avere anche un altro effetto sulle obbligazioni. Quando l'inflazione sale sopra un determinato livello, anche i tassi d'interesse tendono a crescere poiché le banche centrali cercano di esercitare pressioni sui consumatori per ridurre la spesa. In risposta, i prezzi delle obbligazioni scendono e questo può erodere il loro rendimento complessivo.

Cosa possono fare gli investitori per proteggere il loro potere d'acquisto?

Per mantenere e accrescere il loro potere d'acquisto in futuro, gli investitori devono intraprendere misure atte a garantire che i loro investimenti siano in linea con in tasso dell'inflazione. Il mercato obbligazionario fornisce una serie di alternative:

  • Le obbligazioni a tasso variabile offrono cedole che aumentano e diminuiscono in linea con tassi d'interesse predefiniti. Dal momento che i tassi d'interesse tendono a salire e scendere di pari passo con l'inflazione, le obbligazioni a tasso variabile presentano una correlazione positiva, ancorché imperfetta, con il tasso inflazionistico.
  • Le obbligazioni indicizzate all'inflazione emesse da molti governi sono esplicitamente collegate alle variazioni dell'inflazione. Gli investitori sono protetti dall'inflazione poiché sia il capitale iniziale dell'obbligazione sia gli interessi corrisposti sono indicizzati alle variazioni dell'indice CPI.

I gestori obbligazionari attivi si adoperano per generare rendimenti superiori all'inflazione durante le fasi inflazionistiche spostandosi su settori di mercato o regioni che risentono meno dell'aumento dei prezzi in una determinata economia.

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Come dovrebbero muoversi gli investitori quando i tassi salgono?

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