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PIMCO lancia il GIS Global Investment Grade Credit ESG Fund

Il fondo GIS Global Investment Grade Credit ESG di PIMCO offre agli investitori accesso alla nostra strategia di punta nel comparto investment grade mondiale coniugata all’enfasi sui benefici ambientali e sociali.

Le implicazioni ambientali, sociali e di governance della pandemia di COVID-19 hanno accresciuto ulteriormente l’attenzione sulle strategie di investimento sostenibile, non solo per mitigare la volatilità dei mercati petroliferi ma anche per cogliere le opportunità derivanti dalle misure varate nei diversi paesi del mondo a sostegno di una ripresa più green ed equa.

Noi di PIMCO siamo all’avanguardia negli investimenti volti a ottenere benefici ambientali, sociali e di governance (ESG) che stanno sempre più prendendo piede fra gli investitori obbligazionari e da tempo abbiamo integrato nel nostro processo d’investimento i criteri ESG. All’interno della nostra piattaforma ESG, PIMCO GIS Global Investment Grade Credit ESG Fund è un fondo dalla presenza ormai consolidata che offre agli investitori accesso alla nostra strategia di punta nel comparto investment grade mondiale coniugata all’enfasi sui criteri di impatto ambientale e sociale. I suoi potenziali benefici e l’approccio d’investimento del team sono illustrati di seguito direttamente da Philipp Nowak, strategist di prodotto, e dai suoi gestori Jelle Brons, Mark Kiesel e Mohit Mittal.

D: QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL FONDO PIMCO GIS GLOBAL INVESTMENT GRADE CREDIT ESG E COSA ALIMENTA LA DOMANDA DEGLI INVESTITORI RISPETTO A QUESTO FONDO?

Nowak: Il Fondo PIMCO GIS Global Investment Grade Credit (GIGC) ESG punta a massimizzare il rendimento complessivo investendo in obbligazioni investment grade di elevata qualità e generando al contempo benefici ambientali e sociali. Il nostro stile d’investimento coniuga l’analisi top-down e bottom-up incentrata sulle tendenze sia congiunturali che strutturali e pone enfasi sulla diversificazione.

Abbiamo deciso di lanciare questo Fondo nel 2018 in risposta alla domanda di strategie obbligazionarie dedicate ESG proveniente dagli investitori che sempre più desiderano detenere investimenti in linea con i loro valori etici. Negli ultimi anni è cresciuto il numero di investitori che mira al conseguimento dei propri obiettivi finanziari coniugato alla realizzazione di cambiamenti positivi sul fronte ESG e l’interesse per gli investimenti ESG è stato ulteriormente alimentato negli ultimi tempi dalle conseguenze della pandemia di COVID-19 e dall’attenzione posta sui rischi legati al cambiamento climatico. Noi di PIMCO investiamo nello sviluppo e nel potenziamento della nostra piattaforma mondiale ESG e siamo impegnati a continuare ad essere l’avanguardia in questo ambito.

D: COME POSIZIONATE IL FONDO NEL CONTESTO ATTUALE?

Brons: Restiamo selettivi sulle obbligazioni in generale e applichiamo idee bottom-up, ponendo enfasi su titoli societari che ‘si piegano ma non si spezzano’.

In particolare, continuiamo ad apprezzare i finanziari, alla luce dei solidi fondamentali e delle valutazioni appetibili, e riscontriamo valore in titoli selezionati sulle scadenze più lunghe. Inoltre, privilegiamo titoli in settori difensivi non ciclici, come quelli di emittenti nel comparto wireless nonché di imprese selezionate nei settori utilities e tecnologico, nell’aggiungere esposizione. Per contro, ci manteniamo cauti sui settori ciclici, che sono meno difensivi e più esposti a scompigli della filiera produttiva mondiale, tra cui i settori legati alle materie prime, il manifatturiero, il comparto della chimica e della distribuzione al dettaglio.

Trattandosi di una strategia ESG dedicata, poniamo enfasi su green bond e obbligazioni SDG ossia orientate al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU, e privilegiamo emittenti con solide prassi ESG. Inoltre, evitiamo i settori che rientrano nella nostra lista di esclusioni, tra cui ad esempio quelli del carbone e del tabacco, o che al vaglio del nostro rating interno ESG tendono a evidenziare un punteggio insoddisfacente, tra cui molte società petrolifere integrate e imprese dei mercati emergenti.

D: IN CHE MODO IL FONDO PONE ENFASI SUI GREEN BOND E SULLA LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO (SDG 13)?

Brons: In questo portafoglio in generale non investiamo nel settore energetico o in utilities salvo che siano imprese che stanno operando la transizione verso le energie rinnovabili e finanziano i loro investimenti prevalentemente attraverso green bond, ossia obbligazioni che raccolgono capitale per progetti, nuovi ed esistenti, volti a generare benefici per l’ambiente. Quando una nuova emissione di green bond giunge sul mercato, nel report di valutazione che viene diramato a tutti i gestori di portafoglio, i nostri analisti indicano anche il punteggio ottenuto nel sistema proprietario di PIMCO di rating interno dei green bond.

Investendo in green bond che hanno superato il nostro esame interno e in imprese con robuste prassi ambientali, il Fondo PIMCO GIS Global Investment Grade Credit ESG riduce in modo significativo l’impronta ambientale del portafoglio rispetto al mercato generale. Ad esempio, al 31 agosto 2020, la riduzione delle emissioni di CO2 ottenuta dalle società in cui il Fondo investe era superiore di ben 4.928.974 tonnellate rispetto al benchmark, un dato che equivale a:

  • 187.413.471 lampadine a incandescenza divenute a LED, o
  • 82.149.571 alberi piantati e cresciuti nell’arco di 10 anni, o
  • 1.064.573 automobili eliminate dalla circolazione in un anno, o
  • 568.509 case alimentate con energia pulita per un anno negli Stati Uniti.
Riduzione dell'impronta ambientale dei portafogli degli investitori  

D: QUALI SONO LE ANALOGIE E LE DIFFERENZE TRA IL PIMCO GIS GLOBAL INVESTMENT GRADE CREDIT ESISTENTE ED IL NUOVO PIMCO GIS GLOBAL INVESTMENT GRADE CREDIT ESG?

Kiesel: In primo luogo, entrambi i fondi sono gestiti in modo omogeneo rispetto ai fattori di rischio e sono accomunati dallo stesso benchmark, l’indice Bloomberg Barclays Global Aggregate Credit. In secondo luogo, condividono lo stesso processo d’investimento lungimirante e anticipatore, compresi i temi d’investimento e i giudizi top-down che scaturiscono dai Secular e Cyclical Forum di PIMCO, nonché la stessa attenta gestione del rischio. In terzo luogo, entrambi privilegiano emittenti dal massimo potenziale di progresso in termini di performance di lungo termine e che presentano valide caratteristiche come elevate barriere d’ingresso, robusta capacità di determinazione dei prezzi, eccellenti tassi di crescita e management d’esperienza.

La principale differenza è che il Fondo ESG incorpora anche i tre elementi distintivi del processo ESG di PIMCO ossia esclusione, valutazione e impegno (cfr. Figura 2).

Gli elementi costitutivi del processo ESG di PIMCO 

Partiamo dalle esclusioni. Il Fondo PIMCO GIS Global Investment Grade Credit ESG non investe in emittenti che reputiamo fondamentalmente non allineati con i principi di sostenibilità. Le esclusioni possono essere categoriche o dinamiche. Le esclusioni categoriche riguardano emittenti di particolari settori come quelli del tabacco, delle armi, del carbone e del petrolio, i cui titoli non vengono acquistati a nessun prezzo. Le esclusioni dinamiche riguardano quegli emittenti che possono essere esclusi in via transitoria per le loro prassi operative in quel momento o perché non hanno risposto efficacemente al dialogo costruttivo con cui PIMCO si adopera per promuoverne l’impegno.

Il secondo pilastro del nostro processo è costituito dalla valutazione degli emittenti: il team di oltre 60 analisti di ricerca sul credito di PIMCO assegna un punteggio ESG proprietario agli emittenti nell'ambito dei rispettivi settori. ll peso relativo attribuito dagli analisti alle componenti ambientali (E), sociali (S) e di governance (G) varia da un settore all'altro; ad esempio, nel comparto bancario attribuiamo una maggiore importanza alla governance; nel settore farmaceutico sono determinanti i fattori sociali; e in ambito energetico assumono una maggiore prominenza i fattori ambientali. All'interno di ciascun settore il processo di valutazione esclude le società peggiori ("worst-in-class") e individua sia gli emittenti migliori ("best-in-class") sia quelli che evidenziano una tendenza al miglioramento.

L'ultimo elemento costitutivo del nostro processo si concentra su un engagement costruttivo e collaborativo con emittenti, allo scopo di influenzare le loro prassi ESG nel tempo. Le dimensioni di PIMCO costituiscono un punto di forza in questo processo, poiché ci permettono di accedere ai team manageriali delle imprese e di influenzare il loro operato. Investendo negli emittenti disposti a migliorare la sostenibilità delle proprie prassi aziendali riteniamo di poter produrre un impatto maggiore di quello che avremmo limitandoci alle esclusioni e alla valutazione.

Per effetto di questo processo, il PIMCO GIGC ESG Fund tenderà probabilmente a sovraponderare non solo gli emittenti con prassi ESG best-in-class, ma anche quelli che dimostrano una chiara disponibilità ad attuare un miglioramento in questo campo.

D: POTETE FORNIRE DEGLI ESEMPI DI IMPEGNO DEGLI EMITTENTI?

Mittal: Crediamo sia importante per gli investitori obbligazionari disporre di un processo strutturato che promuova l’impegno degli emittenti. Questa ulteriore componente ci consente di individuare le imprese meglio gestite e più rivolte al futuro, capaci di prevedere e mitigare i rischi e che operano con un’ottica di lungo periodo. Ad esempio, nel settore delle utilities, la nostra opera di valutazione dell’impegno delle imprese è volta a determinare quali siano le più capaci di gestire i cambiamenti normativi e operativi del passaggio all’energia pulita. Le imprese più lente ad attuare la transizione verso un’economia a basse emissioni di CO2 probabilmente andranno incontro a maggiori costi di compliance e potenzialmente a maggiori costi operativi all’aumentare dei prezzi dell’anidride carbonica.

Sebbene si tratti di un mercato ancora agli albori, noi di PIMCO siamo pronti a sostenere l’emissione di debito che vada a finanziare attività formalmente allineate a uno o più obiettivi mondiali di sviluppo sostenibile (SDG) e attraverso il nostro dialogo costruttivo con gli emittenti li incoraggiamo a valorizzare e comunicare gli SDG di maggior rilievo per le loro attività.

Infine, nel nostro dialogo collaborativo con gli emittenti evidenziamo le aree di miglioramento rispetto agli ESG che i nostri analisti e gestori di portafoglio portano all’attenzione dei vertici aziendali in occasione degli scambi che intratteniamo regolarmente. Questo aspetto è particolarmente rilevante nei casi in cui l’emittente emerga come di prim’ordine all’analisi fondamentale, ma sia carente nell’informativa sulla gestione dei fattori di rischio legati alla sostenibilità.

Per citare un esempio concreto, nel 2019 abbiamo intrattenuto un intenso dialogo coi vertici di un grande gruppo industriale, ponendo in evidenza la necessità di cedere dei cespiti, rimborsare il debito e migliorare considerevolmente la loro informativa. Li abbiamo anche incoraggiati a sostenere target su basi scientifiche nonché a fissare obiettivi ambiziosi di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni di CO2. Successivamente, quel gruppo ha portato a termine interventi di riduzione dell’indebitamento nel 2019, ha ceduto la sua quota di maggioranza in una controllata operante nel comparto dei servizi energetici ed estrattivi petroliferi e ha migliorato considerevolmente la propria informativa, anche se restano ancora ulteriori passi avanti da compiere.

D: QUALI SONO LE COMPETENZE DEL TEAM DI GESTIONE DI PORTAFOGLIO IN QUESTO TIPO DI STRATEGIA?

Nowak: La strategia è gestita dallo stesso team che si occupa del Fondo PIMCO GIS Global Investment Grade Credit che dal suo lancio nel 2003 ha cumulativamente sovraperformato il benchmark di oltre il 56% al lordo delle commissioni. Il team di gestione è guidato dal CIO di PIMCO per l’obbligazionario mondiale, Mark Kiesel, miglior Gestore Obbligazionario dell’Anno secondo Morningstar nel 2012 e nella rosa dei finalisti nel 2010 e nel 2017. Mark, Mohit e Jelle lavorano assieme dal 2007.

Il team vanta una lunga esperienza di successo nell’obbligazionario investment grade mondiale ed eccellenti capacità di gestione della strategia nella quale i componenti del team applicano le loro profonde e vaste competenze d’investimento all’interno del quadro di riferimento ESG di PIMCO.

Il Fondo PIMCO GIS Global Investment Grade Credit ha dimostrando sin dagli esordi una robusta performance e dal lancio, avvenuto nel 2018, ha messo a segno una sovraperformance cumulativa al lordo delle commissioni del 2,8% rispetto al benchmark, un risultato ottenuto grazie al team di gestione che ha coniugato le proprie profonde competenze nell’obbligazionario investment grade con l’enfasi sui benefici ambientali e sociali

Sovraperformance dal lancio 

Per maggiori informazioni, visita la pagina dedicata a PIMCO GIS Global Investment Grade Credit ESG Fund

GLOBAL INVESTMENT GRADE CREDIT ESG FUND
A cura di

Jelle Brons

Gestore, credito investment grade

Mark R. Kiesel

CIO Credito globale

Mohit Mittal

Portfolio Manager, Investment Grade Credit

Philipp Nowak

Credit Product Strategist

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Il Barclays Global Aggregate Index è un indice non gestito che rappresenta un indicatore generale dei mercati obbligazionari globali investment grade. Le tre principali componenti di questo indice sono gli indici U.S. Aggregate, Pan-European Aggregate e Asian-Pacific Aggregate. Questo indice esclude i titoli governativi e cartolarizzati. L'indice comprende anche obbligazioni societarie in Eurodollari e in Euroyen, titoli canadesi ed emissioni 144A in Dollari statunitensi con rating investment grade. Non è possibile investire direttamente in un indice non gestito.

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