Strategy Spotlight

Aggiornamento sulla Strategia PIMCO Capital Securities: il settore bancario si è evoluto e da problema è divenuto soluzione

Dopo essere stato l’epicentro della crisi finanziaria globale del 2008, il settore bancario si è evoluto ed è parte della soluzione nella crisi innescata dalla pandemia di Covid-19 nel 2020. Quali sono le implicazioni per gli investitori?

La nuova regolamentazione e il miglioramento dei fondamentali dell’ultimo decennio hanno trasformato le banche che dopo aver contribuito a una crisi economica oggi concorrono a risolverne un’altra. Philippe Bodereau, responsabile globale ricerca finanziaria e gestore principale della Strategia PIMCO Capital Securities, e Matthieu Loriferne, analista del credito e gestore della Strategia PIMCO Capital Securities, nelle risposte che seguono illustrano le ragioni che, alla luce delle tendenze sul versante regolamentare e del miglioramento dei fondamentali, ci inducono a ritenere che il settore offra opportunità per gli investitori obbligazionari.

D: Come giudica questa crisi in confronto a precedenti periodi di forte tensione sui mercati, come la crisi finanziaria globale del 2008 e la crisi europea del debito sovrano del 2011?

Bodereau: Il fermo subito dall'economia mondiale ha cagionato uno shock repentino sul PIL, il peggiore che molti abbiano mai visto. A segnare una netta differenza rispetto alle crisi precedenti è stata la risposta delle autorità che questa volta è stata molto più rapida, di maggiore entità e senza che siano stati commessi errori significativi. Sia dopo la crisi del 2008 che dopo quella del debito sovrano del 2011, in Europa si è avuta la tendenza ad adottare misure di austerità, mentre questa volta si è risposto con stimoli monetari e fiscali senza precedenti: rispetto alla Federal Reserve (Fed), che ha fornito un sostegno più incisivo, la Banca Centrale Europea (BCE) è stata inizialmente più lenta a reagire, ma ha successivamente recuperato terreno.

Il maggior cambiamento si è tuttavia osservato nella risposta dei governi. La Germania ha dispiegato le robuste risorse del suo bilancio pubblico e i leader dell'Unione Europea (UE) hanno approvato un fondo comune europeo per la ripresa, trasmettendo un importante segnale politico ed economico di impegno di lungo termine a mantenere la coesione nell’ambito del progetto europeo, che è cruciale per la stabilità finanziaria di lungo periodo dell'Eurozona..

D: Dal punto di vista dei fondamentali, le banche sono meglio equipaggiate oggi per far fronte a uno shock economico di così vasta entità?

Bodereau: Nel 2008 le banche erano state l’acceleratore di una crisi che ha affondato le sue radici nella sottoscrizione di mutui statunitensi dagli standard creditizi inadeguati. All’epoca molte banche presentavano un’eccessiva leva finanziaria e dotazioni patrimoniali risicate. Nell’attuale congiuntura, le banche non sono l'epicentro della crisi: la loro posizione patrimoniale è più solida, la qualità dei loro attivi è migliorata, i loro livelli di capitale sono nettamente più elevati e siamo ben lontani dai timori per la liquidità del 2008. Ciò è ascrivibile a una regolamentazione bancaria più stringente introdotta dopo la crisi finanziaria globale e che nell’arco di oltre un decennio ha comportato la riduzione della leva e dei rischi nei bilanci bancari, nell’intero settore (cfr. Figura 1).

Le banche globali operano con livelli di capitale a massimi pluridecennali

D: Le valutazioni attuali riflettono i fondamentali sottostanti o presentano disallineamenti di prezzo che possono dar luogo a opportunità?

Bodereau: Gli spread dei titoli finanziari erano relativamente contenuti prima della crisi del Covid-19. Nella correzione di marzo abbiamo osservato livelli storicamente elevati degli spread ma da allora il segmento ha recuperato circa due terzi di quell'allargamento. Riteniamo che eventuali variazioni future saranno perlopiù laterali nel breve periodo e occorrerà tempo prima che le valutazioni si normalizzino ulteriormente. Crediamo tuttavia che vi siano ancora parti del mercato con valutazioni interessanti, tra cui, ad esempio, le obbligazioni senior emesse da alcune delle banche più solide dei paesi europei periferici, che hanno sottoperformato durante la ripresa. In una prospettiva di più lungo termine, riteniamo che gli spread dei titoli bancari siano ancora alquanto ampi, specie rispetto ad altre classi di attivo obbligazionarie nei segmenti investment grade e high yield. Ad esempio, le obbligazioni Additional Tier 1 ("AT1")1 quotano con un OAS (option-adjusted spread) di 536 punti base (pb) (al 31 luglio 2020, sulla base dell'indice Bloomberg Barclays European Tier 1), mentre le obbligazioni high yield sono scambiate con un OAS di 423 pb (al 31 luglio 2020, sulla base dell'indice ICE BofA BB-B Developed Markets HY Constrained, dati Bloomberg).

Sebbene il principale rischio del capitale AT1 sia la volatilità associata a eventi macroeconomici e regolamentari, attualmente sono gli investitori high yield a essere esposti a un maggior rischio di insolvenza. Osserviamo infatti già un aumento dei fallimenti nei segmenti high yield più direttamente colpiti dalla crisi del Covid. Tutto ciò evidenzia quanto siano importanti una ricerca e una selezione dei titoli rigorose nell'investimento obbligazionario. I titoli AT1 sono strumenti volatili ma crediamo che gli investitori possano essere remunerati per tale volatilità: ad esempio, le recenti emissioni sono state collocate con rendimenti interessanti del 5-9%. Inoltre, come avviene tipicamente con le obbligazioni emesse dopo periodi di volatilità (ad esempio nel 2016 o nella seconda metà del 2018), l'attuale tornata di nuove emissioni presenta reset spread elevati2. In alcuni casi, i reset spread sono più alti di oltre 200 pb rispetto all'inizio dell'anno, il che offre agli investitori una migliore copertura dal rischio di future estensioni (ossia il rischio di mancato esercizio dell’opzione di richiamo dell’obbligazione). Abbiamo aumentato in modo selettivo la nostra allocazione AT1 con titoli di nuova emissione per trarre vantaggio da questo trend.

D: La regolamentazione svolge un ruolo importante nel settore bancario. Quali sono le implicazioni per gli investimenti dei recenti sviluppi sul versante regolamentare?

Loriferne: Dopo il 2008, il settore è stato considerevolmente ri-regolamentato, sono state introdotte norme più stringenti che hanno contribuito a migliorare i fondamentali delle banche: ad esempio, i coefficienti di capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 o CET1) sono saliti a livelli intorno al 15% dal 5% circa di un decennio fa. Tuttavia, alcune delle nuove disposizioni regolamentari hanno introdotto elementi prociclici che potrebbero amplificare una crisi in tempi di tensioni economiche. Per questo motivo, banche centrali e autorità di regolamentazione hanno deciso di fare marcia indietro rispetto ad alcune di queste misure procicliche durante la crisi del Covid, al fine di preservare il funzionamento del sistema bancario, che in particolare in Europa è un canale essenziale per la trasmissione della politica monetaria e di quella fiscale. La Banca Centrale Europea (BCE) e la Banca d'Inghilterra (BoE), ad esempio, hanno ridotto i requisiti relativi ai coefficienti della riserva di capitale anticiclica (countercyclical capital buffer) introdotti negli ultimi anni al fine di liberare capitale e potenziare la capacità delle banche di assorbire le perdite. Anche i requisiti relativi al coefficiente di liquidità sono stati temporaneamente allentati.

Nell'Area Euro sono stati liberati circa 160 miliardi di Euro di capitale bancario grazie all'allentamento dei requisiti regolamentari, nonché a seguito del divieto per le banche di distribuire dividendi ed effettuare riacquisti di azioni proprie. Ciò ha fatto temere agli investitori che le banche avrebbero non solo smesso di distribuire dividendi, ma anche di pagare le cedole sulle obbligazioni AT1. In risposta a questi timori, la BCE ha ribadito che non è prevista l’imposizione di vincoli al pagamento delle cedole e che le restrizioni sulle cedole scattano automaticamente solo se le banche raggiungono determinati livelli di capitale CET1 stabiliti dalle norme. La BCE ha sottolineato che le banche dispongono di riserve di capitale ampie e significative che possono essere utilizzate prima di raggiungere tali livelli. In effetti, stando al Meccanismo di vigilanza unico (MVU) della BCE, le banche dell'Area Euro dispongono attualmente di circa 400 miliardi di Euro di capitale al di sopra dei minimi regolamentari, per assorbire le perdite.

D: Potrebbe approfondire i temi dell'impatto della crisi del Covid sui bilanci bancari e del rischio di mancato pagamento delle cedole?

Loriferne: Stiamo monitorando attentamente il costo del rischio, ossia quanto le banche devono accantonare a riserva per far fronte a crediti in sofferenza e proteggere i loro bilanci. Le grandi banche statunitensi hanno adottato una strategia di accantonamento aggressiva per prepararsi a un previsto picco di perdite su crediti. In Europa, finora si è osservato un approccio differente: le autorità hanno incoraggiato le banche a ritardare l’iscrizione a bilancio e distribuire le perdite su un arco temporale più lungo, anziché caricarle anticipatamente, in quanto ciò avrebbe potuto aggravare lo shock creditizio e potenzialmente comportare una battuta d’arresto nell’erogazione del credito al sistema economico. Di conseguenza, le svalutazioni per perdite su crediti sono state inferiori in Europa nel primo trimestre 2020, ma ci aspettiamo che aumenteranno nei risultati del secondo e terzo trimestre. Le riserve di capitale delle banche europee permangono tuttavia solide, con coefficienti CET1 nettamente superiori ai livelli di soglia (trigger) e con ampio spazio di assorbimento delle perdite (in media 370 pb per le maggiori banche dell'Eurozona).

In questo contesto, il rischio di perdite di capitale permanenti sugli strumenti AT1 emessi da grandi banche dell'UE aventi rilevanza sistemica globale è un rischio estremo la cui probabilità di verificarsi è assai esigua. Nel complesso, anche nell’eventualità che le perdite del sistema bancario europeo dovessero essere di diverse volte superiori ai valori massimi storici, resterebbe ampio spazio prima di raggiungere i livelli di soglia (cfr. Figura 2).

Analisi dello scenario delle banche europee

Un rischio più concreto è il mancato pagamento delle cedole, ancorché si tratti di un rischio idiosincratico e verosimilmente circoscritto ad alcune banche più fragili che potrebbero non essere in grado di pagare cedole per uno o due anni. Come già accennato, la BCE ha escluso l’adozione di un divieto generale alle distribuzioni per gli strumenti AT1 in questa fase, in un contesto in cui, al tempo stesso, i recenti allentamenti regolamentari hanno potenziato le riserve di capitale medie di 100 pb a livello di singola banca. La maggior parte delle banche europee dispone adesso di 200-300 pb di riserve prima di arrivare al livello che potrebbe far scattare un mancato pagamento delle cedole. Tale spazio è al netto dei risultati del primo trimestre che già comprendono maggiori riconoscimenti di perdite su crediti (cfr. Figura 3).

Distanza rispetto al mancato pagamento delle cedole per le banche paneuropee

D: Quali sono le vostre previsioni sui potenziali rendimenti del settore bancario?

Bodereau: Rimaniamo ottimisti sul settore sia in Europa che negli Stati Uniti poiché, nonostante la recente volatilità e la significativa incertezza economica, le istituzioni finanziarie rimangono in condizioni significativamente migliori rispetto ai precedenti periodi di crisi. Sebbene gli spread dei titoli finanziari abbiano parzialmente recuperato l'ampliamento osservato nel primo trimestre, rimangono elevati rispetto alla loro media di lungo periodo e offrono ancora interessanti opportunità in alcune aree del mercato.

AVVISO IMPORTANTE
Il presente documento riporta le opinioni del gestore alla data indicata e potrebbe non essere stato aggiornato per riflettere gli sviluppi di mercato in tempo reale. Tutte le opinioni sono soggette a variazioni senza preavviso.


1 Le obbligazioni Additional Tier 1 ("AT1") sono una tipologia di titoli di debito subordinati ibridi che possono sia essere convertiti in azioni sia essere svalutati al verificarsi di taluni "trigger" legati a soglie del patrimonio di vigilanza o qualora le autorità di vigilanza della banca emittente mettano in discussione la sostenibilità dell'istituto in termini di continuità aziendale.
2 Il reset spread è il differenziale rispetto al tasso swap prevalente a cui la cedola di un'obbligazione sarà ridefinita se l'obbligazione non viene richiamata.
A cura di

Philippe Bodereau

Gestore, Responsabile della ricerca sul credito per l’Europa

Matthieu Loriferne

Portfolio Manager, Capital Securities and Financials

Articoli Correlati

Fondi Correlati

Disclaimer

London
PIMCO Europe Ltd
11 Baker Street
London W1U 3AH, England
+44 (0) 20 3640 1000

Dublin
PIMCO Europe GmbH Irish Branch,
PIMCO Global Advisors (Ireland)
Limited
3rd Floor, Harcourt Building 57B Harcourt Street
Dublin D02 F721, Ireland
+353 (0) 1592 2000

Munich
PIMCO Europe GmbH
Seidlstraße 24-24a
80335 Munich, Germany
+49 (0) 89 26209 6000

Milan
PIMCO Europe GmbH - Italy
Corso Vittorio Emanuele II, 37
Piano 5
Milano, Italy 20122
+39 02 9475 5400

Zurich
PIMCO (Schweiz) GmbH
Brandschenkestrasse 41
8002 Zurich, Switzerland
Tel: + 41 44 512 49 10

Madrid
PIMCO Europe GmbH - Spain
Paseo de la Castellana, 43
28046 Madrid, Spain
Tel: +34 810 809 912

PIMCO Europe Ltd (società n. 2604517, 11 Baker Street, Londra W1U 3AH, Regno Unito) è autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority (FCA) (12 Endeavour Square, Londra E20 1JN) nel Regno Unito. I servizi forniti da PIMCO Europe Ltd non sono disponibili per gli investitori retail, che non devono fare affidamento su questa comunicazione ma contattare il proprio consulente finanziario. PIMCO Europe GmbH (società n. 192083, Seidlstr. 24-24a, 80335 Monaco, Germania), la filiale italiana di PIMCO Europe GmbH (società n. 10005170963, Corso Vittorio Emanuele II, 37/Piano 5, 20122 Milano, Italia), la filiale irlandese di PIMCO Europe GmbH (società n. 909462, 57B Harcourt Street Dublino D02 F721, Irlanda), la filiale inglese di PIMCO Europe GmbH (società n. 2604517, 11 Baker Street, Londra W1U 3AH, Regno Unito), la filiale spagnola di PIMCO Europe GmbH (N.I.F. W2765338E, Paseo de la Castellana 43, Oficina 05-111, 28046 Madrid, Spagna) e la filiale francese di PIMCO Europe GmbH (società n. 918745621 R.C.S. Paris, 50–52 Boulevard Haussmann, 75009 Parigi, Francia) sono autorizzate e regolamentate dall'Autorità di vigilanza finanziaria federale tedesca (BaFin) (Marie-Curie-Str. 24-28, 60439 Francoforte sul Meno) in Germania ai sensi dell’articolo 15 della Legge tedesca in materia di intermediari finanziari (WpIG). La filiale italiana, irlandese, inglese, spagnola e francese sono inoltre regolamentate da: (1) Filiale italiana: Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) (Via Giovanni Battista Martini, 3 - 00198 Roma) ai sensi dell'articolo 27 del Testo Unico Finanziario; (2) Filiale irlandese: Central Bank of Ireland (New Wapping Street, North Wall Quay, Dublino 1 D01 F7X3) ai sensi del Regolamento 43 dei Regolamenti dell'Unione europea (Mercati degli strumenti finanziari) 2017, e successive modifiche; (3) Filiale inglese: Financial Conduct Authority (FCA) (12 Endeavour Square, Londra E20 1JN); (4) Filiale spagnola: Comisión Nacional del Mercado de Valores (CNMV) (Calle Edison, 4, 28006 Madrid) in conformità con gli obblighi previsti dagli articoli 168 e da 203 a 224, nonché con gli obblighi del Titolo V, Sezione I della legge spagnola sui mercati finanziari (LMF) e degli articoli 111, 114 e 117 del Decreto Reale 217/2008, rispettivamente e (5) Filiale francese: ACPR/Banque de France (4 Place de Budapest, CS 92459, 75436 Paris Cedex 09) in conformità con l’Art. 35 della Direttiva 2014/65/UE relativa ai mercati degli strumenti finanziari e con la vigilanza di ACPR e AMF. I servizi offerti da PIMCO Europe GmbH sono destinati unicamente a clienti professionali come da definizione contenuta alla Sezione 67, comma 2, della Legge sulla negoziazione di titoli tedesca (WpHG) e non sono disponibili per gli investitori individuali, i quali non devono fare assegnamento sulla presente comunicazione. PIMCO (Schweiz) GmbH (registrata in Svizzera, società n. CH-020.4.038.582-2, Brandschenkestrasse 41 Zurigo 8002, Svizzera). I servizi forniti da PIMCO (Schweiz) GmbH non sono disponibili per gli investitori retail, che non dovrebbero fare affidamento su questa comunicazione ma contattare il proprio consulente finanziario.

I rendimenti passati non sono una garanzia né un indicatore attendibile dei risultati futuri.

Tutti gli investimenti comportano rischi e possono subire perdite di valore. L'investimento nel mercato obbligazionario è soggetto a taluni rischi, tra cui il rischio di mercato, di tasso d'interesse, di emittente, di credito, di inflazione e di liquidità. Il valore della maggior parte delle obbligazioni e delle strategie obbligazionarie varia in funzione delle fluttuazioni dei tassi d'interesse. Le obbligazioni e le strategie obbligazionarie con duration più lunga tendono a evidenziare una maggiore sensibilità e volatilità rispetto a quelle con duration più breve. Di norma, i prezzi delle obbligazioni diminuiscono in caso di aumento dei tassi d'interesse e i contesti di bassi tassi d'interesse fanno aumentare tale rischio. Le riduzioni di capacità delle controparti obbligazionarie possono contribuire al calo della liquidità del mercato e all'aumento della volatilità dei prezzi. Al momento del rimborso gli investimenti obbligazionari possono avere un valore superiore o inferiore al costo iniziale. Gli MBS e gli ABS possono essere sensibili alle fluttuazioni dei tassi d'interesse o esposti al rischio di rimborso anticipato. Sebbene di norma beneficino di garanzie private, pubbliche o emesse da agenzie federali, non è possibile assicurare che i garanti facciano fronte ai loro obblighi. I titoli ad alto rendimento e a basso rating comportano rischi maggiori rispetto ai titoli con un rating più elevato. I portafogli che investono in tali titoli sono esposti a livelli più elevati di rischio di credito e di liquidità rispetto ai portafogli che non detengono tali strumenti. L'investimento in titoli domiciliati all'estero e/o denominati in valute estere può comportare elevati rischi dovuti alle fluttuazioni valutarie, nonché rischi economici e politici che possono risultare più accentuati nei mercati emergenti. La diversificazione non garantisce l'assenza di perdite.

Le affermazioni relative alle tendenze dei mercati finanziari o alle strategie di portafoglio sono basate sulle condizioni di mercato correnti, che sono soggette a variazioni. Non sussiste alcuna garanzia che le suddette strategie di investimento si rivelino efficaci in tutte le condizioni di mercato o che siano idonee a tutti gli investitori. Ciascun investitore è tenuto a valutare la propria capacità di investimento a lungo termine, in particolare nei periodi di flessione del mercato. Le prospettive e le strategie possono variare senza preavviso.

Il presente documento riporta le opinioni del gestore, che possono essere soggette a variazioni senza preavviso. Questo materiale viene distribuito unicamente a scopo informativo e non deve essere considerato alla stregua di una consulenza d'investimento o di una raccomandazione in favore di particolari titoli, strategie o prodotti d'investimento. Le informazioni contenute nel presente documento sono state ottenute da fonti ritenute attendibili, ma non si rilascia alcuna garanzia in merito.

PIMCO in generale fornisce servizi a investitori istituzionali, intermediari finanziari e istituzioni qualificate. Si consiglia agli investitori individuali di rivolgersi al proprio consulente finanziario per valutare le opzioni d'investimento più adeguate alla propria situazione finanziaria. Questa non è un'offerta rivolta ad alcun soggetto in qualsiasi giurisdizione in cui ciò sia illegale o vietato. | Pacific Investment Management Company LLC, 650 Newport Center Drive, Newport Beach, CA 92660 è regolamentata dalla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti. | PIMCO Europe Ltd (Società n. 2604517) e PIMCO Europe Ltd - Italy (Società n. 07533910969) sono autorizzate e regolamentate dalla Financial Conduct Authority (12 Endeavour Square, Londra E20 1JN) nel Regno Unito. La filiale italiana è inoltre regolamentata dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) ai sensi dell'Articolo 27 del Testo Unico Finanziario italiano. I servizi offerti da PIMCO Europe Ltd sono destinati unicamente a clienti professionali come da definizione contenuta nel manuale della Financial Conduct Authority, e non agli investitori individuali, i quali non devono fare assegnamento sulla presente comunicazione. | PIMCO Deutschland GmbH (Società n. 192083, Seidlstr. 24-24a, 80335 Monaco di Baviera, Germania), la filiale italiana di PIMCO Deutschland GmbH (Società n.10005170963) e la filiale spagnola di PIMCO Deutschland GmbH (N.I.F. W2765338E) sono autorizzate e disciplinate in Germania dall'Autorità di vigilanza finanziaria federale tedesca (BaFin) (Marie-Curie-Str. 24-28, 60439 Francoforte sul Meno) ai sensi della Sezione 32 della Legge sul sistema creditizio tedesco (KWG). La filiale italiana e quella spagnola sono inoltre rispettivamente vigilate dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) ai sensi dell'Articolo 27 del Testo Unico Finanziario italiano, dalla Comisión Nacional del Mercado de Valores (CNMV) conformemente agli obblighi disposti dagli articoli 168 e da 203 a 224 e agli obblighi contenuti nel Titolo V, Sezione I della legge spagnola sui mercati finanziari (LMF) e negli articoli 111, 114 e 117 del Decreto Reale 217/2008. I servizi offerti da PIMCO Deutschland GmbH sono destinati unicamente a clienti professionali come da definizione contenuta alla Sezione 67, Comma 2, della Legge sulla negoziazione di titoli tedesca (WpHG) e non agli investitori individuali, i quali non devono fare assegnamento sulla presente comunicazione. | PIMCO (Schweiz) GmbH (società registrata in Svizzera con il numero CH-020.4.038.582-2), Brandschenkestrasse 41, 8002 Zurigo, Svizzera, Tel.: + 41 44 512 49 10. I servizi forniti da PIMCO (Schweiz) GmbH non sono disponibili per gli investitori individuali, i quali non devono fare assegnamento sulla presente comunicazione, ma contattare il proprio consulente finanziario. | PIMCO Asia Pte Ltd (Registration No. 199804652K) è regolamentata dalla Monetary Authority of Singapore come titolare di una licenza per servizi legati ai mercati dei capitali e come consulente finanziario esente. I servizi di asset management e i prodotti di investimento non sono destinati a soggetti per i quali tali servizi o prodotti non siano autorizzati. | PIMCO Asia Limited è autorizzata dalla Securities and Futures Commission per le Tipologie 1, 4 e 9 di attività regolamentate ai sensi della Securities and Futures Ordinance. PIMCO Asia Limited è registrata come società di gestione patrimoniale transfrontaliera presso la Financial Supervisory Commission della Corea (registrazione n. 08-02-307). I servizi di asset management e i prodotti di investimento non sono destinati a soggetti per i quali tali servizi o prodotti non siano autorizzati. | PIMCO Australia Pty Ltd ABN 54 084 280 508, AFSL 246862. Nella stesura del presente documento non si è tenuto conto degli obiettivi, della situazione finanziaria o delle esigenze di particolari investitori. Prima di prendere qualsiasi decisione d'investimento, si consiglia agli investitori di rivolgersi a un consulente professionale e di considerare se le informazioni qui contenute siano appropriate alla luce dei loro obiettivi, della loro situazione finanziaria e delle loro esigenze. |PIMCO Japan Ltd, Financial Instruments Business Registration Number: Director of Kanto Local Finance Bureau (Financial Instruments Firm) No.382. PIMCO Japan Ltd è membro dell'Investment Advisers Association e dell'Investment Trusts Association giapponesi. Tutti gli investimenti comportano rischi. Non vi è alcuna garanzia che l'ammontare del capitale sia preservato o che un dato rendimento sia realizzato; l'investimento potrebbe subire perdite. Tutti i profitti e le perdite sono a beneficio o a carico dell'investitore. Gli ammontari, gli importi massimi e le metodologie di calcolo di ciascuna tipologia di commissione e spesa e il loro ammontare complessivo varieranno in funzione della strategia di investimento, della performance dell'investimento, del periodo di gestione e del saldo delle attività in circolazione e pertanto tali commissioni e spese non possono essere fissate in questa sede. |PIMCO Taiwan Limited è gestita e amministrata in modo indipendente. Il numero di riferimento della licenza commerciale della società approvato dall'autorità competente è (107) FSC SICE Reg. No.001. 40F., No.68, Sec. 5, Zhongxiao E. Rd., Xinyi Dist., Taipei City 110, Taiwan (R.O.C.), Tel: +886 2 8729-5500. | PIMCO Canada Corp. (199 Bay Street, Suite 2050, Commerce Court Station, P.O. Box 363, Toronto, ON, M5L 1G2) fornisce servizi e prodotti che possono essere disponibili solo in alcune province e territori del Canada e solo tramite intermediari autorizzati a tal fine. | PIMCO Latin America Av. Brigadeiro Faria Lima 3477, Torre A, 5° andar São Paulo, Brasile 04538-133. Nessuna parte della presente pubblicazione può essere riprodotta in alcuna forma o citata in altre pubblicazioni senza espressa autorizzazione scritta. PIMCO è un marchio depositato di Allianz Asset Management of America L.P. negli Stati Uniti e nel resto del mondo. ©2020, PIMCO.

Riservato agli investitori professionali – Non destinato alla distribuzione al pubblico

CMR2020-0727-1255846