Blog La riunione del FOMC di giugno: aspettative flessibili A fronte di una crescita più rapida e di un aumento delle aspettative d'inflazione, la Fed anticipa i rialzi dei tassi al 2023 e accenna al tema del tapering.
In un contesto caratterizzato da una crescita e da progressi contro il COVID-19 più rapidi del previsto, gli esponenti della Federal Reserve hanno segnalato che il prossimo rialzo dei tassi d'interesse potrebbe avvenire verso la metà del 2023 e hanno iniziato a discutere della prospettiva di una riduzione graduale degli acquisti di attivi. Il Summary of Economic Projections (SEP) del Federal Open Market Committee (FOMC) pubblicato il 16 giugno suggerisce che la Fed potrebbe aumentare i tassi ufficiali due volte nel 2023 invece che nel 2024 o più tardi, come inizialmente previsto a marzo. Inoltre, il presidente della Fed Jerome Powell ha comunicato alla stampa che il Comitato ha iniziato a vagliare le opzioni a sua disposizione per porre fine al programma di acquisto di obbligazioni. Alla luce della nuova data del primo rialzo dei tassi previsto per il 2023, riteniamo che il FOMC potrebbe annunciare la prima riduzione del programma di acquisti obbligazionari già a settembre. È interessante notare come l'orientamento dei membri del FOMC nei confronti della traiettoria futura dei tassi abbia subìto un inasprimento nonostante le previsioni sull'inflazione e sul tasso di disoccupazione per il 2023 siano rimaste sostanzialmente invariate. Ciò suggerisce una soglia di tolleranza inferiore dinanzi a uno sforamento del target d'inflazione rispetto a quanto inizialmente previsto. A nostro avviso, il recente aumento delle aspettative d'inflazione rappresenta uno sviluppo gradito, dal momento che queste ultime erano probabilmente ancorate al di sotto dell'obiettivo del 2% del FOMC. Powell ha fatto eco a queste opinioni, sottolineando che le aspettative d'inflazione si sono recentemente riallineate in un intervallo più coerente con il target della Fed. Ciononostante, la rapidità di questo aumento delle stime di inflazione a lungo termine ha probabilmente destato qualche preoccupazione tra gli esponenti del FOMC. Questi timori, uniti alla necessità percepita di ancorare le aspettative al target, dovrebbero aver contribuito alla revisione della traiettoria dei tassi. Un'inflazione ancora transitoria Malgrado la maggiore attenzione posta sulla mitigazione del rischio di un aumento indesiderato delle aspettative d'inflazione, le nuove previsioni sulla crescita dei prezzi formulate nel SEP suggeriscono che la Fed è ancora convinta della natura transitoria dell'attuale picco inflazionistico. Il FOMC ha rivisto al rialzo le proprie aspettative sull'inflazione PCE core al 3,0% nel 2021, una revisione considerevole rispetto al 2,2% stimato a marzo, lasciando tuttavia invariate le previsioni di più lungo termine. Noi ci troviamo d'accordo sul fatto che l'attuale picco inflazionistico si rivelerà transitorio. Tuttavia, il rischio di una crescita dei prezzi più duratura dipende dall'ancoraggio persistente delle aspettative d'inflazione. I consumatori possono reagire al recente rincaro in due modi. Potrebbero ritardare la spesa per consumi pensando che i prezzi scenderanno più avanti, o potrebbero comprare di più adesso malgrado i costi elevati, nell'ipotesi che i prezzi saliranno ulteriormente in futuro. Quest'ultimo scenario è ciò che la Fed sta cercando di evitare; tuttavia, a nostro avviso i dati economici osservati finora sembrano essere in linea con la prima ipotesi. Ad esempio, gli acquisti reali di beni al dettaglio sono diminuiti ad aprile e a maggio in seguito a un aumento dei prezzi. Tuttavia, le aspettative d'inflazione a più lungo termine misurate dalle indagini e dal mercato dei Treasury Inflation-Protected Securities (TIPS) statunitensi hanno di recente evidenziato un certo rialzo. Di conseguenza, la Fed dovrebbe prestare una maggiore attenzione alla gestione del rischio di un ulteriore aumento indesiderato. Discussioni sul tapering ma nessun progresso significativo Prima della riunione di giugno, nelle loro dichiarazioni i membri del FOMC avevano concordato all'unanimità che la crescita del tasso di vaccinazione e il miglioramento delle prospettive economiche giustificavano l'inizio delle discussioni sulla conclusione del programma di acquisti obbligazionari. In linea con queste dichiarazioni, il presidente Powell ha reso noto che il FOMC ha cominciato a inserire il bilancio tra le misure di pianificazione prudente, anche se il Comitato prevede che ci vorrà ancora un po' di tempo prima di assistere a progressi significativi verso gli obiettivi di disoccupazione e di inflazione. Restiamo convinti che il piano di azione e le tempistiche della Fed relativi al tapering diventeranno più chiari nel corso delle prossime riunioni. Tuttavia, dopo l'incontro del FOMC di mercoledì, siamo dell'avviso che l'annuncio potrebbe arrivare già nella riunione di settembre. La riduzione degli acquisti mensili della Fed seguirà probabilmente un percorso graduale e predeterminato, che avrà una durata di circa due o tre trimestri. Il presidente Powell ha ribadito che il Comitato intende fornire un preavviso prima di qualsiasi decisione relativa al tapering. Sospettiamo che ciò potrebbe assumere le sembianze di una forward guidance indicante che il FOMC si aspetta di fare "presto" ulteriori progressi significativi. Conclusioni Le prospettive sono migliorate significativamente dall'ultimo SEP di marzo. Di conseguenza, l'attenzione dei membri del FOMC si è spostata dalla gestione dei rischi al ribasso per l'economia alla gestione dei rischi al rialzo per le aspettative d'inflazione. Ciò ha indotto il Comitato ad avviare le discussioni sul tapering e a rivedere le previsioni sulla traiettoria futura dei tassi d'interesse. Tuttavia, a nostro avviso l'enfasi del FOMC è ancora fermamente rivolta alla sua nuova strategia di politica monetaria, ma se le condizioni dovessero modificare nuovamente le prospettive della Fed, anche le previsioni del Comitato relative al bilancio e ai tassi subiranno una nuova revisione. Allison Boxer e Tiffany Wilding sono economiste e contribuiscono al blog di PIMCO. Leggi "Un modello di dimensionamento delle allocazioni in attivi reali per gestire i rischi d’inflazione" per un'analisi più approfondita sulle aspettative d'inflazione e le implicazioni per gli investimenti.
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